domenica 29 novembre 2009

Che cottura!


Sono stanchissima e dolorante. Altro che domenica di relax, le mie domeniche non sono mai di riposo. Ho soltanto voglia di gettarmi nel letto e dormire. Magari per un paio di secoli. Invece ho ancora mille cose da fare prima di poter staccare.
Maledetto lavoro che mi porto pure a casa! In più le ferite dell'intervento chirurgico oggi mi fanno un male cane, atroce. Uffa, uffa e uffa!
Oggi poi sarebbe stato il compleanno del mio amico Enrico: avrebbe compiuto 50 anni.
Auguri, amico mio, dovunque tu sia.

sabato 28 novembre 2009

Il mio lato da quindicenne


L'ho scritto ieri, lo ribadisco oggi. In questo momento della mia vita ho troppe amiche. Nel senso che non riesco a gestirle tutte. Non ho il tempo. Adesso me ne si è aggiunta una, che più che un'amica, è quasi una figlia. Io ho solo un figlio maschio VERO che mi basta e mi avanza. Tutta colpa del mio amico astrologo Pietro che ha trovato affinità tra me e la piccolina. "Ha la stessa tua voglia di vivere, quella che avevi quando ti ho conosciuto". Bella roba, ero 10 anni più giovane e con meno problemi. Così ho pure questa ragazza alla quale scrivo, mando sms, telefono. Proprio come si fa tra amiche. E' il mio lato da 15enne che domina in questo momento perchè io e la ragazza parliamo dei nostri amori, di moda e di lavoro. Eh sì, mi curo di più, oggi indosso degli stivali con tacchi astronomici, 11-12 centimetri, allucinanti per me che giro in ballerine. Buffo, vero? La vita è anche questo: non ti finisce mai di sorprendere e ti manda amiche quando meno te lo aspetti.

venerdì 27 novembre 2009

Voglio vincere a "Win for life"!

Non ho i ritmi di lavoro. E mi ingolfo. Voglio vincere a "Win for life" e ritirarmi. Smettere di lavorare e dedicarmi ai miei passatempi. Sarebbe bellissimo. Sono talmente stanca che faccio fatica a scrivere. Ne avrei troppe da raccontare. Ad iniziare dal numero incredibile di amiche che ho e che non riesco più a gestire, visto che ho degli orari lavorativi assurdi. Oggi mi sono vestita da modaiola con scarpe luccicanti, braccialetti oro e sciarpona lunga. Mi sentivo così: luccicante.
L'amore? Boh. Forse, come diceva il mio amico Enrico "amo solo me stessa".
Pietro, l'astrologo, dice che amo l'amore. A me piace essere innamorata, mi fa sentire bella. Sono frivola oggi, frivolissima. Ho la testa di una 15 enne, lo so. E mi piace sentirmi adolescente dentro.

giovedì 26 novembre 2009

Le montagne russe dell'amore


Ho staccato il biglietto per le montagne russe, rivedendo Daniele.
So che cosa comporta: le montagne russe sono bellissime, rischiose, ed a volte fanno pure stare male. Questo è l'amore, questo è Daniele. Come mi sento?
Francamente non lo so. Più che altro non riesco a riprendere i ritmi del lavoro dopo la lunga convalescenza. Mi stanco facilmente e vado a letto con le galline. Ma non mollo il Pilates. Ho solo dato buca ieri mattina, ero troppo stanca per concentrarmi sul mio corpo e la mente non era delle più lucide. Daniele è Daniele, con tutti i suoi mille problemi ed io, da vero maschio mancato, ho paura di staccarmi dalle mie sicurezze familiari. Sono una vigliacca, una paurosa, lo so. Ci vuole una grande forza per separarsi, ci vuole molto coraggio ed io non ce l'ho. Non ora, nonostante le previsioni del mio amico astrologo. Mi godo l'attimo, quello che ho e NON voglio pensare al dopo. E poi la vita dura un secondo per rovinarsela con troppi pensieri. Meglio un po' di leggerezza, di frivolezza.
Ed io tra poco ho la dolorissima infiltrazione, oltre, ovviamente, al lavoro che mi fagocita pure l'anima.

lunedì 23 novembre 2009

Un blog... portafortuna

Lo so, mi dico tutto da sola, ma due amici maschi in questi giorni mi han detto che mentre leggevano questo blog hanno ricevuto sms, telefonate notizie dei loro amori.
Stupendo! Quasi quasi cambio lavoro.
E il mio di amore? Lui, a volte, c'è, a volte no. Come adesso. Sarà al lavoro? Non posso macerarmi, non stiamo insieme anche perchè non ci siamo ancora rivisti. E poi chissenefrega di dove sia. Se mi vuol vedere domani, bene, si farà vivo, altrimenti domani mi godrò il mio giorno di riposo tra terapie, Pilates e massaggi.
Ho tanti di quegli amici/che che vogliono prendere un caffè con me che posso benissimo fare a meno di lui. Come sempre. Non ho ripreso i ritmi del lavoro. Sono un disastro ancora. L'intervento mi ha tolto brillantezza, oltre che menomato. Ma andiamo avanti. Come sempre

domenica 22 novembre 2009

Che casino l'amore!

L'amore arriva quando meno te lo aspetti, quando non lo cerchi. L'ho sempre pensato e continuerò a farlo fin quando avrò vita. Avrei tante di quelle storie altrui da raccontare, di gente "travolta" dall'amore quando meno se lo aspettava e dalle persone più inaspettate, uomini o donne che fossero.
Donne che si innamorano di altre donne, uomini di altri uomini o donne con uomini più giovani e viceversa. Di tutto e di più. Mille storie che si intrecciano, mille segreti che racchiudo dentro di me, mille segreti altrui, ma che rendono la vita un romanzo lunghissimo e sempre da sfogliare, anche nei momenti più difficili che tutti, chi prima, chi poi, viviamo.
Se mi avessero detto che mi sarei innamorata follemente di Daniele, non ci avrei mai creduto. E non solo x la differenza d'età quanto x le nostre storie così diverse. E dopo 10 anni di montagne russe, dovrei ben saperlo. Invece sono ancora qui. Con Daniele di nuovo nella mia vita

sabato 21 novembre 2009

Paura di tornare a vivere

Le ferite fanno di nuovo male. Non vanno. Sono grigie e dolorose come questa giornata. Mi fa male tutto e dire che dovrei solo migliorare col tempo. Sono andata a Pilates one to one, che fatica! Una fatica cane oggi. Oggi mi costa tutto più fatica, scrivere, fare Pilates, tutto e di più. L'amore?
Non lo so, non so più nulla.
Non ci siamo sentiti oggi, non so più nulla. Sarà di nuovo sparito tra il grigiore di oggi. Non indago, non faccio parte della sua vita. Ci siamo solo sentiti x due giorni e nulla più. Meglio non avere a che fare con lui se mi devo ritrovare a lottare con uno che non risponde al telefonino. Ho già dato. Ufficialmente ha mollato la tipa, ma non voglio indagare. Posso fare a meno di lui, come ho già fatto in questi anni. Non c'è stato nulla, quindi posso farmi di nebbia.
Vorrei solo stare a cuccia solo sul divano. Perchè ho paura di uscire dal guscio? Perchè ho paura di tornare a vivere? Ho solo paura di soffrire tanto, fisicamente e psicologicamente. Ho paura di non essere più forte. Vorrei qualcuno che mi abbracciasse forte, che fosse lui la persona forte, che mi desse una spalla su cui appoggiarmi. Vorrei non dover essere sempre io la persona forte, l'uomo di casa. Vorrei poter essere finalmente fragile anche fuori.

venerdì 20 novembre 2009

La vita? Una corsa ad ostacoli con Saturno contro


Sono fuggita x tentare di comprarmi qualcosa. Avevo voglia di lana, di vestirmi a strati, ma mio figlio, all'inizio dello shopping, si è sentito male ed è saltato tutto il nostro programma. Di corsa a casa, un risotto Knorr alle 14.45 e fine del nostro tour in pausa pranzo. Così ho tentato di rifarmi nei negozietti sotto casa: ho provato e riprovato, ma niente. Il mio portafoglio ringrazia.
E l'amore? E' parcheggiato nel limbo. Ci siamo sentiti al telefono e nulla più. I nostri orari lavorativi sono impossibili, domeniche comprese. Non sono andata neanche a Pilates, ero svuotata, vogliosa solo di lana e divano. Così ho annullato pure un invito a cena, ho dato forfait. Ho solo voglia di stare nella mia cuccia: mi sono tolta i tacchi che odio e mi sono gettata, stanca, sul divano. Le cicatrici da post intervento mi fanno ancora male, x fortuna che lunedì avrò un'altra infiltrazione dal mio amico medico radioestesista. Spero di venirne fuori, ma devo avere una grande FEDE. Accidenti a Saturno in dodicesima casa, sono le prove della vita! A me proprio non è risparmiato nulla ed ogni volta la mia vita è una corsa ad ostacoli. Vorrei solo un po' di tregua tra salute, lutti e famiglia. Mi sembra di chiedere la luna, ma meglio non piangersi addosso ed andare avanti. Ed ora mi godo il divano-cuccia, mettendo a riposo le mie ferite.

giovedì 19 novembre 2009

Il passato nel presente


Il passato è tornato nel presente. Ossia, un casino!
Il mio folle amore si è palesato. Prima un'email, poi ci siamo scambiati sms e poi parlati al telefono. Siamo lontani un po' di km, non ci siamo visti ed i nostri orari di lavoro non combaciano. Come mi sento? Come al solito. Mi aveva destabilizzato di più sentire il padre, ora ero come preparata, mi eravano arrivati segnali strani dall'esterno, segnali non umani, ma di coincidenze, oggetti che cadevano senza motivo, canzoni improvvise, stile Elton John ovunque.
Che dire? Sono molto "pilatesiana", rimango concentrata su di me e non penso.
Vivo l'oggi, come dice il mio amico astrologo Pietro e non penso a nulla.
Francamente sono ancora concentrata sui postumi del mio intervento chirurgico, sul trovare un equilibrio fisico, sulla paura di avere ancora dolori alle mie ferite fisiche, alla cicatrice che è ancora enorme e mi crea troppi problemi funzionali tra aderenze ed ematomi sottocutanei. Insomma, non ho la mente per tuffarmi nell'Amore passionale. Magari seguirò le ricette di Marissa dal suo blog modaiolo ed andrò a comprarmi qualcosa. Ovviamente di rosso. Ho già un guardaroba pieno di vestiti neri. E poi il rosso è il colore della passione. Sono troppo frivola? Può darsi, ma oggi va così.

mercoledì 18 novembre 2009

Pilates, pilates ed ancora pilates


Ho il Pilates che mi esce dagli occhi. Eppure sono ancora scarsina, anzi, a volte persino ridicola. Però molto di me sta ruotando intorno al Pilates, dalle amicizie alle cene, ai progetti alle aperture.
Il Pilates è la mia fuga, la mia valvola di sfogo, la mia filosofia di vita. Riesco a concentrami quando faccio gli esercizi, soprattutto alcuni ed ora sto portando quesra concentrazione sulla mia vita quotidiana. Sto concentrata su di me, sull'attimo che vivo e nulla più. Vivo l'oggi, appunto, l'attimo con la massima concentrazione. Proprio come quando faccio Pilates.
Ed io devo dire grazie ad un amico se ho scoperto il Pilates. Già, gli amici. Gl amici sono i fratelli che uno si sceglie nella vita x attraversarla. Io ne ho avuto uno indimenticabile ed unico, il mio Enrico. Ora ne ho tre, come ho già scritto, Pietro, Carlo ed Emilio. Pietro mi ha fatto scoprire il piacere dello scrivere un blog. Non sapevo neache cosa fosse. Ed invece eccomi qua.
L'amicizia è una forma di amore, un amore grande che ti accompagna anche quando l'amore, quello con la A maiuscola, non c'è

martedì 17 novembre 2009

Leggerezza



Avevo voglia di leggerezza e così, spulciando tra le email, ieri sera, al rientro dal lavoro, ho trovato questo suggerimento di un blog. Lo consiglio un po' alle giovanissime che amano la moda: marissa.style.it. L'ho aggiunto anche io tra i miei preferiti. Ogni tanto ci vuole un po' di leggerezza e magari regalarsi qualche botta di frivolezza. Io adoro Chanel, il suo stile, la sua classe. Ma più di tutti il vecchio, buon Giorgio Armani. Per me sono due classici, ma intramontabili. E quando voglio sentirmi Divina, Chanel e Armani non tradiscono mai.
Il lavoro mi reclama. Uno di questi giorni, salute permettendo, mi darò alla pazza goia ed andrò a fare shopping. Non ho ancora comprato nulla, accidenti.

domenica 15 novembre 2009

Cambio di prospettiva

Lamentarsi serve a poco: così, mentre scrivevo un'email al mio amico Pietro, ho avuto un'illuminazione. Dovevo cambiare prospettiva. In tutto.
Ok, la salute non migliora, anzi, il mio folle amore è sempre là, nel passato, il lavoro mi reclama, ma NON posso più compatirmi o disperarmi. Non è filosofia Zen (Enrico amava molto Osho), ma pura legge della sopravvivenza.
Io poi sono così: infinitamente pratica nel mio sentimentalismo da cancro.
Reagisco. E perchè dovrei farmi piegare? Da un intervento non riuscito o da un amore che ho rotto io e che ora rimpiango? Assolutamente no. E quindi, amen.
Dov'è il cambio di prospettiva?
Che non ho più voglia di lasciare la mia vita in MANO(carino, vero?) agli altri.
Il mio folle amore è là, nel passato, perchè così ho scelto mesi fa. Avrò avuto i miei buoni motivi ed ora, se lo rimpiango, sono due volte cretina. Lui NON si è fatto vivo con me, solo il padre x sbaglio, da vero elefante in una cristalleria, quindi è tutto nel passato mentre io sono qui, nel mio presente. L'intervento è andato come è andato, MALE, ma che faccio? Assolutamente nulla. Non posso neanche tornare sotto i ferri, ammesso che ne abbia voglia. Devono passare altri 6 sei mesi. E allora? Allora vado avanti e se avrò male, ci penserò allora. Insomma, faccio le cose x me, resto concentrata su di me. Niente voli con la mente, niente di niente. Il Pilates è la mia droga, mi fa concentrare al massimo su di me: oggi non ho ancora fatto nessun esercizio, sono stata sempre davanti al pc per riabituarmi ai ritmi di lavoro. La domanda che Mago Merlino in questi giorni mi ha posto è: "Che cosa vuoi davvero?"
In amore NON lo so
Nella vita di tutti i giorni lavorare di meno, essere indipendente, non avere orari, fare un lavoro che mi piace, ma senza vincoli. Mi piacerebbe avere a che fare con il benessere, seguire un corso di spiritual o life coach. Avrei molto da dare. Lo so. Potrebbe essere la mia vera missione.

venerdì 13 novembre 2009

Il bello nel brutto

La mia convalescenza volge al termine. Non sono guarita, ma tornerò a lavorare ugualmente. Almeno ci proverò. In questi giorni di stop sono stata molto con mio figlio ed è l'aspetto più bello di questa situazione negativa. Non ho avuto modo di pensare, o meglio, non ho voluto farlo. Molti amici/che mi sono venuti a trovare, diciamo le persone a me più care e più vicine. Il non avere la fretta e l'angoscia del lavoro mi hanno aiutato a non vedere tutto nero anche quand lo era. Ho cercato di vedere il bello nel brutto. Ma è soprattutto lo stare con mio figlio che mi ha aiutato a sorridere. Poi c'era il mio Pilates, fatto contro tutto e tutti x sentirmi bene anche quando la mano mi faceva e mi fa dannare. E' un modo di concentrarmi su altri aspetti, altre cose. Ho guardato avanti. Ora il lavoro mi reclama. Ma forse il bello è anche questo

giovedì 12 novembre 2009

Regaliamo un sorriso

Sto tentando di dare agli altri qualcosa, un sorriso, un'emozione, magari un caffè. Ci provo, provo ad essere gentile e carina con tutti. Non è buonismo, è solo voglia di guardare il mondo sotto un altro aspetto. Nessuno ti può evitare sofferenze e dolori , fanno parte della vita, allora provo a dare qualcosa di me, magari un semplice sorriso, una parola cortese. E' inutile?
Forse quando tornerò al lavoro, sarò di nuovo ingrugnita, sarò di nuovo stressata,sarò ancora travolta dalla quotidianità. Ci provo, oggi ci ho provato e ci sono riuscita. Domani vedremo.

mercoledì 11 novembre 2009

Quello strano magnetismo


Un amico di mio figlio l'altro giorno mi ha detto: "Ma i pazzi li conosci proprio tutti?". Al di là del fatto che non so cosa sia la normalità, ho sempre avuto amici speciali, fuori dal comune. Il mio più caro amico, che è morto e che chiamerò col suo vero nome di battesimo, Enrico, era originalissimo, anticonformista: un bel ragazzo, amante del cinema e del football, ma anche uno che sapeva leggere le carte, le tazzine del caffè, cattolico convinto, ma aperto all'ignoto.
La gente , perfettina non mi è mai piaciuta: ho già il padre di mio figlio che appartiene a questa categoria e siamo il giorno e la notte, diametralmente opposti. Ho avuto amici maghi, cartomanti, sensitive, gente di spettacolo e dello sport, medici alternativi, sacerdoti fuori dagli schemi, artisti e poeti. Insomma gente vere con cicatrici nell'anima e nella vita di tutti i giorni. Ebbene sì, attraggo quelli come me, i "pazzi", i fuori dagli schemi, ma sai che goduria, poter parlare di astrologia, filosofia, medicine alterantive, Dio e l'energia, la reincarnazione e la follia, senza essere mai giudicati. Fino alla morte di enrico non avevo mai avuto amiche: ora sono piena di donne intorno a me, tutte diverse da loro. Una me l'ha lasciata direttamente Enrico. Ho anche tre amici profondi e carissimi, un astrologo Pietro, uno bello e dolcissimo, Carlo ed un altro che lavora con me, Emilio. Loro tre, nella loro diversità, sono la mia forza, le mie rocce, la mia spinta ad andare avanti. Posso contare su di loro, ci sono. Ci sono sempre stati nei miei momenti di dolore atroce, ma non x le crisette da bimba, ma quando non riesci ad uscire dal letto per le lacrime che hai versato dal dolore di una perdita.
Perchè parlo di questo? Perchè ora ho pure il mago Merlino che mi ha lasciato una nota: "Smetto". Già, smetto di guardare indietro, nel passato. E se il passato tornerà nella mia vita, sarà presente e nuovo. Questo è il messaggio di oggi.
Io guardo avanti. E continuo a far Pilates e restare concentrata sulle mie ferite.

martedì 10 novembre 2009

L'amore è fuori servizio

Sono tutta presa tra riabilitazione, corse dai dottori, infiltrazioni, controlli che non riesco più a pensare al resto. Meglio. Perchè? Perchè in questa situazione di caos totale, l'unica cosa da fare è restare immobili, come se nulla fosse accaduto.
Non voglio neanche immergermi nell'amore, nel lavoro, nello stress di tutti i giorni. Mi guardo la mano e faccio, quando posso, Pilates. E se non capisco i messaggi che mi arrivano, beh, che me li mandassero un po' più chiari.
Dalla serie le coincidenze: oggi stavo parlando del mio medico radioestesista con un amico carissimo e zac, che il medico è entrato nel bar. Bello, vero???
Avrei troppe cose da scrivere, ma ho la mente confusa. Meglio staccare la spina, almeno per oggi. L'amore è fuori servizio. Almeno x un po'.

lunedì 9 novembre 2009

Le risposte arriveranno da sole


Stamattina mi ero svegliata depressa e mi ero rintanata nel mio letto, lontana da tutto e da tutti. Non volevo pensare all'intervento, nè alla cicatrice, nè al significato che ha in sè. Tantomeno volevo pensare al padre del mio folle amore ed agli altri significati che lui comporta. Volevo restare off, come si fa con i cellulari.
Così, di mala voglia, mi sono alzata e sono andata dal mio riabilitatore: il tipo ha scoperto che, grazie al mio medico radioestesista, la mia cicatrice era incredibilmente migliorata. Mitico!!! Il morale ha iniziato a risollevarsi e tutto ha preso un'altra piega. Ho fatto le mie commissioni, poi mentre stavo tornando a casa, sono entrata in un bar per acquistare una pastarella per mio figlio. Là ho incontrato un ragazzo che avevo visto casualmente un mese fa e ci eravamo fermati a parlare di mille cose, sulle energie particolari, i messaggi nascosti, di un libro magico. Una persona magnetica, ma tra gente magnetica ci si attrae. Gli ho parlato del mio caso ed ora attendo le risposte, ma so che arriveranno.
Entrata in casa, in uno dei miei mille cellulari ho trovato una chiamata del padre del mio folle amore: abbiamo parlato esclusivamente di lavoro, ma ho salutato poi anche la madre con la quale avevo un rapporto magico. Sono stata educata e non ho chiesto nulla. Ripeto, le risposte arriveranno da sole.

sabato 7 novembre 2009

Riabilitazione? Viva il Pilates


Avevo bisogno di rassicurazioni, così mi sono recata da un mio amico medico radioestesista per le mie ferite nel corpo e nell'anima. Non servirà a molto, ma l'averlo visto mi fa stare già meglio in un periodo in cui va tutto storto. Qualsiasi cosa si tramuta in un disastro nel senso fisico della cosa. Esempio banale: se mi tocco il volto, mi rimane un livido. Il mio fisico scoppia per un nonnulla. E dire che non sto lavorando e non si può parlare di stress se non da trauma chirurgico.
Comunque ho deciso: da lunedì basta riabilitazione, tanto non mi fa nulla. La mia riabilitazione sarà il Pilates. L'amore? Perchè esiste???? Oggi va bene così, senza amore. Per amore intendo quello che ti divora l'anima, che ti fa andare sulle montagne russe. Oggi mi tengo il mio Pilates e sto già bene.

venerdì 6 novembre 2009

Nuovo taglio, nuova vita? Magari


La notte è passata: ho dormito abbastanza serena, nonostante lo tzunami del padre del mio folle amore. Cosa penso di fare? Assolutamente nulla di nulla. Non è più il tempo di movimenti in avanti. Non avevo neanche voglia di fare riabilitazione oggi; una volta arrivata là, ho scoperto con vero piacere che il mio fisioterapista era ammalato.
Grande. Mi dispiace per lui, ma stamattina mi ero svegliata con il sogno nascosto di non fare riabilitazione anche perchè avevo notato che la ciste sotto la cicatrice in mezzo alla mano aumenta ogni volta che finiscono di massaggiarmela.
Coincidenze? Non credo nelle coincidenze, è stato esaudito un mio desiderio inconscio. Bellissimo!
Così, in pausa pranzo, mi sono concessa una seduta dal parrucchiere con un nuovo taglio. Ed una donna, quando taglia i capelli, vuol dire che vuol tagliare con qualcosa/qualcuno.
Io, che amo il carrè da sempre, ho optato per un taglio più sbarazzino, più scalato e più dark. Come sto? Boh, vedrò. E' relativamente importante, mi interessava mettermi alla prova e l'ho fatto. Il tempo è uggioso, fa pure freddo, ma non mi deprimo. Anzi. Riesco ad essere spensierata e a non pensare a nulla.
Perchè muovermi, perchè agire quando non so che cosa voglia davvero?
Ripeto, con Daniele non sono stata felice, non lo ero da tempo. Lo sono stata tanti anni fa, lo sono stata a tratti negli ultimi mesi. Poi non so perchè io sia fuggita ancora. Per paura. Per una fottutissima paura.
Freddamente è il mio ego femminile che vorrebbe sapere di essere ancora amata. Oggi non so che cosa voglio, non capisco i miei sentimenti più profondi. Ma non voglio neanche interrogarmi: vorrei sapere cosa prova lui prima di farmi del male e scavarmi dentro. E chiedermi se ho davvero voglia di buttare tutto all'aria x una vita con lui. Avete presente quando si fa pilates e si sta a V, con le gambe e le braccia in alto? Ecco, la mia vita è a V, in equilibrio precario. Come quella posizione che mi riesce a fatica. Il mio equilibrio è precarissimo: c'è solo una persona che da 9 anni mi ricorda che mi devo separare perchè è scritto nel mio tema natale. Per ora vince la mia posizione a V da Pilates.

giovedì 5 novembre 2009

Mai guardare indietro

Mai guardare indietro. Lo dovrei sapere ed invece l'ho fatto. Come?
Ho accettato l'invito a prendere il caffè con il padre del mio folle amore. La scusa? Il lavoro. O meglio, per lui, per il padre, la motivazione numero uno era il lavoro, la voglia di far qualcosa con me. La mia motivazione era un'altra: avere notizie dell'anima nera, di Daniele. Ed ho sbagliato. In pieno. Perchè? Perchè mi sono fatta del male da sola, più della mia cicatrice. Il che è già tutto detto. Dall'incontro ne sono uscita con lo stomaco in subbuglio, una voglia di prendere l'auto e raggiungere Daniele. Per far che, poi?
Forse il mio ego femminile avrebbe solo voluto sentirsi dire di essere ancora amata, desiderata, invece...
Invece sono qui che scrivo e scrivo con un dolore atroce alla cicatrice(grazie chirurgo!!?) ed uno nuovo al cuore, nel senso di anima. Potrei riempirmi di Baci Perugina per mitigare il dolore, ma con la fortuna che ho, come minimo mi ritroverei qualche bigliettino di quelli rivolti al passato. Roba da tagliarsi le vene.
Allora, che si fa? Saturno è entrato in Bilancia mi ha scritto un mio amico carissimo astrologo x propormi di far causa al chirurgo, vista com'è messa la mia mano. Già, ci sto pensando seriamente se non miglioro nei prossimi 15 giorni. Io con la mano destra ci lavoro, mica mi pettino solamente. In realtà io Saturno ce l'ho contro dalla nascita e quindi mi attacco!!! Uffa, uffa ed ancora uffa.
Eppure non mi posso arrendere e per ritrovare il mio buon umore alle 19.30 mi darò al Pilates. Alla faccia del chirurgo, della cicatrice e dell'amore passato che è ancora nel mio presente, almeno mentalmente. Così x un'ora sarò solo concentrata sugli esercizi fisici. Li farò alla perfezione. Magari con un superfisico potrei anche rimorchiare uno nuovo. Magari, ne avrei bisogno x dimenticare tutti i dolori che mi affliggono. Un bacio a chi mi legge.

domenica 1 novembre 2009

Relax totale

Domenica in totale relax, un sogno per me che sono abituata a lavorare anche nei giorni festivi! La convalescenza serve anche a questo, a riprendersi lentamente.
E tra corpo e psiche ne ho davvero bisogno, soprattutto dopo i lutti che ho vissuto. Meglio non parlarne, meglio far finta che vada tutto bene, anzi benissimo. Ozierò tutto il giorno tra divano e giardinetto e mi concederò, se ne ho voglia, qualche esercizio di Pilates casalingo, giusto per tenermi in allenamento. Potrei anche tentare di seguire qualche ricetta, scopiazzando qua e là, ma la voglia è meno di zero. Eppoi stando a casa, ingrasso. Ho voglia di tornare al lavoro per sentirmi di nuovo in forma, ma il mio medico non vuole che io forzi i tempi. Non sono ancora pronta.
Già, non sono mai pronta. E' una mia caratteristica. Non che arrivi in ritardo, mai e poi mai, diciamo che sbaglio i tempi, nell'amore come nella vita.
Ho riflettuto un po' sul tipo, sul mio folle amore, Daniele. E' inutile continuare a pensare a lui. Non sarei felice con lui, non lo ero quando stavamo insieme, non lo saremmo neanche oggi. Anzi, oggi men che meno visto che se mi incontrasse, potrebbe anche investirmi con l'auto. Come è possibile non riuscire a stare con una persona e non riuscire neanche a starne senza???? Sono due mesi che non ci sentiamo più: un classico. Siamo stati anche un anno senza parlarci, cosa volete che siano due mesi!!!
Ed allora? Ed allora mi butterò a leggere un bel libro. Ho comprato l'ultimo di Sepulveda. Farò così. Una domenica sul divano con un occhio alle partite su Sky (ah, il calcio, che brutta malattia!!) ed al mio libro. E poi sognerò di rinchiudermi in una bella Spa per due giorni. Un sogno??? Per ora sì. Buona domenica