domenica 15 novembre 2009

Cambio di prospettiva

Lamentarsi serve a poco: così, mentre scrivevo un'email al mio amico Pietro, ho avuto un'illuminazione. Dovevo cambiare prospettiva. In tutto.
Ok, la salute non migliora, anzi, il mio folle amore è sempre là, nel passato, il lavoro mi reclama, ma NON posso più compatirmi o disperarmi. Non è filosofia Zen (Enrico amava molto Osho), ma pura legge della sopravvivenza.
Io poi sono così: infinitamente pratica nel mio sentimentalismo da cancro.
Reagisco. E perchè dovrei farmi piegare? Da un intervento non riuscito o da un amore che ho rotto io e che ora rimpiango? Assolutamente no. E quindi, amen.
Dov'è il cambio di prospettiva?
Che non ho più voglia di lasciare la mia vita in MANO(carino, vero?) agli altri.
Il mio folle amore è là, nel passato, perchè così ho scelto mesi fa. Avrò avuto i miei buoni motivi ed ora, se lo rimpiango, sono due volte cretina. Lui NON si è fatto vivo con me, solo il padre x sbaglio, da vero elefante in una cristalleria, quindi è tutto nel passato mentre io sono qui, nel mio presente. L'intervento è andato come è andato, MALE, ma che faccio? Assolutamente nulla. Non posso neanche tornare sotto i ferri, ammesso che ne abbia voglia. Devono passare altri 6 sei mesi. E allora? Allora vado avanti e se avrò male, ci penserò allora. Insomma, faccio le cose x me, resto concentrata su di me. Niente voli con la mente, niente di niente. Il Pilates è la mia droga, mi fa concentrare al massimo su di me: oggi non ho ancora fatto nessun esercizio, sono stata sempre davanti al pc per riabituarmi ai ritmi di lavoro. La domanda che Mago Merlino in questi giorni mi ha posto è: "Che cosa vuoi davvero?"
In amore NON lo so
Nella vita di tutti i giorni lavorare di meno, essere indipendente, non avere orari, fare un lavoro che mi piace, ma senza vincoli. Mi piacerebbe avere a che fare con il benessere, seguire un corso di spiritual o life coach. Avrei molto da dare. Lo so. Potrebbe essere la mia vera missione.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Trasmetti molta energia e forza
Grazie, Ginevra
Luca