venerdì 29 gennaio 2010

Senso di leggerezza


Nonostante i mali fisici, nonostante i calcoli renali che incombono minacciosi, nonostante tutto, ho un senso di leggerezza dentro. L'essermi staccata da daniele mi ha come liberata da un peso opprimente. E dire che ero stata io a ricercarlo, io a pensare di amarlo ancora. Invece ora mi ritrovo come liberata da un peso che mi opprimeva mortalmente. Non è per i soldi che mi chiedeva o per la sua malattia quanto per il circolo vizioso di un amore sbagliato che era nato sbagliato, nelle modalità e nelle menzogne di anni. Io poi, che credo nella Giustizia Divina, non potevo accettare che daniele la passasse sempre liscia e che potesse avere me, il suo folle amore, nonostante tutto il male che mi aveva fatto. Non era Giusto, nel senso morale della questione. Non era Giusto e basta, a prescindere dai miei sentimenti. E, dopo dieci anni, mi sento libera. Libera di avere sì i miei acciacchi, ma libera e basta.
E non mi sembra poco. Certo, lo ripeto, nessuno mi ha mai costretto a cercalo o a stare con lui, ma è strano sentirsi meno oppressa, strano riassoporare il gusto della libertà, come non avere più una cappa nera addosso.
E' come essersi tolto dalle spalle uno zaino pieno di mattoni, mattoni che io stessa avevo messo dentro lo zaino. Che strana è la vita: da un grande amore ad una grande leggerezza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Daniele deve averti fatto molto male per scriverne così e non credo sia un tradimento quanto di qualcosa di molto peggio.
Ma perchè sei rimasta con lui così tanto a lungo? Perchè ti sei fatta così male da sola
Dora